- La meditazione camminata è un’eccellente introduzione alla corsa consapevole.
- In generale, l’approccio migliore è evitare di pensare a ciò che non puoi cambiare facilmente, come la tua respirazione o la condizione fisica. Può risultare controproducente concentrarsi sul movimento meccanico della corsa o su un processo ancora più automatico come la respirazione (ciò è noto come “ipotesi dell’azione vincolata”). Con la meditazione mindfulness, invece, ti concentri sulle tue sensazioni complessive, oppure pensi a quelle cose che abitualmente vanno e vengono nella tua mente.
- Unostudio ha persino dimostrato che il consumo di ossigeno dei corridori aumenta quando pensano alla respirazione o alla loro condizione fisica (rispetto al pensare alle sensazioni che si provano, a ciò che potrebbe accadere durante la corsa o alle cose che passano per la mente).
- Tuttavia, un focus di attenzione rivolto verso l’interno “può provocare pensieri negativi, soprattutto quando le sensazioni diventano sgradevoli durante la corsa o quando aumenta l’intensità”. In questo caso, è meglio affidarsi all’allenamento mindfulness, in modo che tali pensieri non costituiscano una distrazione. In alternativa, chi non è solito meditare, può cercare di visualizzare la festa che verrà dopo la gara o la competizione ;-)
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